Le prime scoperte scientifiche di Lavoisier
Innanzitutto, prima di vedere cosa ha fatto Lavoisier, contestualizziamolo nell’ epoca in cui è vissuto e nelle convinzioni scientifiche di quel tempo.
Nel XVII secolo si pensava che l’acqua fosse un elemento e che esso si potesse trasformare facilmente in altre sostanze. Questa teoria era supportata da due esperimenti principali:
- Il primo è contenuto in “Esperienze di vegetazione” scritto da Van Elmont. > in questo esperimento Elmont era andato a piantare un salice in una quantità di terra già pesata e lo annaffio regolarmente con quantità di acqua pesata e notò che il salice cambiò di peso: da 5 libbre a 165 libbre. Da ciò dedusse che l’acqua si era trasmutata in terriccio.
- Il secondo è un esperimento fatto anche da Boyle: questo esperimento consisteva nel mettere dell’acqua in un contenitore e lasciarla per molti giorni. Si poteva osservare che nel recipiente rimaneva della terra e si pensava che l’acqua si fosse trasmutata in terra.
Per dimostrare che l’acqua non si trasmutasse in terra col tempo, Lavoisier eseguì il seguente esperimento: - Raccolse una grande quantità di acqua piovana. - Considerando l’ acqua piovana impura la distillò ben otto volte, notando che il residuo terroso contiene sale marino. - Inserì l’ acqua depurata in un pellicano. - Tarò il pellicano, ottenendo indirettamente anche il peso dell’ acqua. - Sigillò il pellicano. - Mantenne a temperatura costante il pellicano per 101 giorni. - Osservò i risultati.
Dopo 101 giorni, Lavosier riprese il pellicano e lo aprì. Trovò dell’acqua con delle scaglie di vetro. Secondo le teorie precedenti si sarebbe dato per scontato che l’acqua si fosse trasformata in vetro, tuttavia il peso dell’acqua non era variato e nemmeno il peso totale, solo il peso del pellicano era diminuito. Da ciò Lavoisier dimostrò che le scaglie di vetro erano pezzi staccatisi dal pellicano e quindi dimostrò che l’acqua, se tenuta a temperatura costante in un contenitore sigillato, non si trasmuta in altre sostanze.
Lavoisier inoltre scoprì - nel 1772 - che lo zolfo, calcinando, invece di perdere peso, ne acquista. Si persuase che l’aumento di peso delle calci metalliche derivasse dalla stessa cosa. Eseguì un esperimento, che confermò le sue ipotesi, ossia che l’ aumento di peso è dovuto all’ intervento dell’ aria, che partecipa a questa reazione chimica legandosi con le sostanze. Inviò una lettera al segretario dell’Accademia delle Scienze di Parigi, per comunicare la sua teoria. Lavoisier la chiama aria genericamente, ma abbiamo capito che ci sono diversi tipi di arie. La prossima volta faremo una discussione collettiva su questi argomenti.
LSS NASCITA DELLA CHIMICA MODERNA:
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➤ Vita di Lavoisier
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