Teoria delle particelle ignee:

La prima ipotesi avanzata è stata quella di Boyle e Lemery nel 1673. Secondo questa teoria il metallo assumeva delle particelle ignee dal fuoco, accumulandole nei fori. Queste particelle ignee erano talmente sottili che potevano passare attraverso i recipienti di vetro ove si effettuava la calcinazione. Tali particelle si legavano al metallo, generando la calce metallica.

Questa teoria resistette fino al 1700, quando quella del flogisto fu considerata più convincente.

Teoria del Flogisto:

La seconda ipotesi, che riscosse molto successo, fu la teoria del flogisto avanzata da Stahl nel 1697. Tale teoria sosteneva un’analogia tra combustione e calcinazione dei metalli. Il flogisto sarebbe un principio infiammabile che permette la combustione delle sostanze,** contenuto in ogni sostanza. Secondo questa teoria durante la **combustione il flogisto si disperdeva dalle sostanze bruciate nell’ aria, manifestandosi come luce e calore assieme a della cenere. L’ aria - durante la combustione - accumulava del flogisto così come l’ acqua accumula sale, infatti dopo che la soluzione diventa satura, il flogisto non poteva più essere sciolto, e smettevano di manifestarsi gli effetti della combustione causati da esso. Invece, durante la calcinazione del metallo, il flogisto andrebbe via dal metallo e rimarrebbe la calce metallica. Secondo Stahl all’interno del carbone c’è del flogisto che durante la riduzione dei metalli si unisce con la calce metallica fino ad ottenere il metallo.

Confutazione della teoria del Flogisto

La teoria di Stahl andò avanti per molto tempo fino a quando Lavoisier non dimostrò che era falsa.

Questa teoria ha un problema di fondo: non solo non spiega l’aumento di peso durante la calcinazione dei metalli ma al contrario secondo questa teoria il peso dovrebbe diminuire e non aumentare poiché il flogisto si separa dal metallo.

Lavoisier infatti si concentrerà proprio sullo studio di questo aumento di peso per riuscire a trovarne la causa.

In ogni caso Lavoisier riconosce un importante merito a Stahl ovvero quello di aver ipotizzato l’analogia tra combustione e calcinazione dei metalli.

Da questo periodo, nella storia della chimica si cominciò a prestare sempre più attenzione alla massa e a come essa varia durante le trasformazioni chimiche. Prima di allora non ci si era mai posti il problema della massa, quindi la teoria di Stahl era ritenuta più che plausibile. Infatti, nonostante fosse corretta, Lavoisier ha impiegato venti anni per convincere la comunità scientifica della sua teoria.