Versione adattata poiché compito in classe

Traduzione

In quel mentre, Alessandro, inviato l’ ambasciatore Cleandro, condusse i soldati dal Peloponneso e diresse l’ esercito verso la città di Celene. In quel tempo presso le mura della città scorreva il fiume Marsia, celebre per i canti ad argomento mitologico dei Greci. La sua sorgente, sgorgando dalla cima dell’ alto monte, precipita sulla rupe sottostante con un grande fragore delle acque; da lì irriga i campi disposti attorno, portando la sua acqua corrente. Come narrano gli antichi canti dei poeti, ninfe belle e piacevoli, trattenute dall’ amore del fiume, sedettero sempre presso quella rupe. Abbandonata la città dagli abitanti, Alessandro desiderava assediare la rocca di quella ( città ) , mandò avanti un araldo per gli abitanti di Celene. Da loro l’ araldo fu condotto verso la torre, osservò attentamente il luogo impervio e l’ altezza della rocca, in seguito riferì tutte queste cose al re Alessandro.

Testo originale

Interea Alexander, Cleandro legato misso, ex Peloponneso milites conduxit et ad urbem Celaenas exercitum admovit. Illo tempore circa urbis moenia fluebat Marsyas amnis, inclitus fabulosis Graecorum carminibus. Fons eius, ex summo montis cacumine excurrens, in subiectam petram magno strepitu aquarum cadit; inde circumiectos campos rigat, suas undas trahens. Ut narrant priscae poetarum fabulae, pulchrae et blandae nymphae, amnis amore retentae, in illa rupe continuo consederunt. Urbe ab incolis destituta, Alexander eius arcem oppugnare cupiebat et caduceatorem ad Celaenarum cives praemisit. Ab illis caduceator in turrem perductus est, adspexit attente locum impervium arcisque altitudinem, dein omnia haec regi Alexandro nuntiavit.

[liberamente adattato da C. Rufo]