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  1. Compiti ed Appunti Scolastici/

Vita di Catilina, analisi del discorso ai congiurati, opere di Sallustio

·1278 parole·6 min·

Catilina viene considerato nemico dello stato, è allontanato dalla vita politica, e piuttosto che arrendersi allestisce un esercito.

Cicerone riesce a farsi dare dai galli allobrogi una carta di patti e compromessi intercorsi tra Catilina e gli allobrogi.

Una volta che Cicerone ottiene questa carta, la mostra in senato, e inizia una guerra civile. Catilina muore in battaglia presso Pistoia in quello stesso anno. La vicenda è stata oggetto di analisi storica, da parte di storici, come Sallustio, che cercano di essere oggettivi e di utilizzare le fonti in modo appropriato.

Nel Senato Catilina viene allontanato come nemico dello stato, ma una volta dimostrata la congiura con i galli, piuttosto che ritirarsi a vita privata, arma un esercito per andare a Roma. Scatta quindi la guerra civile e Catilina muore in una battaglia a Pistoia.

Il ritratto di Catilina (Sallustio) #

Nato da una nobile stirpe, fu di grande forza d’animo e di corpo ma d’ingegno malvagio e corrotto. A questo furono grate fin dall’adolescenza le guerre pristine (guerre civili), le stragi, le rapine e la discordia civile. In queste trascorse la sua gioventù.

Il corpo paziente che sopporta l’inedia (morte per fame), il freddo e le veglie al di sopra di quanto sia credibile a qualcuno.

Tutto l’animo audace, subdolo e volubile (varius) è simulatore e dissimulatore di qualsiasi cosa gli piaccia, avido delle cose altrui e smodato del proprio e ardente nei desideri.

Sufficientemente bravo nell’eloquenza ma povero di sapienza, questo animo desiderava sempre cose immoderate, incredibili, troppo alte.

Simulare: copiare un atteggiamento Dissimulare: fingere di avere un atteggiamento (fingere di andare d’accordo)

Dopo la dominazione di Silla era stato invaso da un grande desiderio di ottenere lo stato

[…]

Già dall’adolescenza Catilina aveva compiuto (dei nefandi stupri/molti amori sacrileghi) con una vergine nobile, con la sacerdotessa di Vesta, altre cose di tal genere contro la legge e contro le divinità.

Infine, preso dall’amore di Aurelia Orestilla, della quale nessuno mai aveva lodato se non la forma.

Poiché ella dubitava di sposarlo temendo l’adulta età del figliastro si crede che ammazzato il figlio (il figliastro che abitava a casa era l’ostacolo per le nozze) avesse fatto vuota la casa per avere queste nozze scellerate.

E Infatti l’animo impuro, nemico agli dei e agli uomini non poteva essere sedato né col sonno né con la quiete così tanto che il rimorso riempiva la sua mente inquieta.

Allora il colorito di questo era pallido, gli occhi minacciosi e il suo avanzare che era ora rapido ora lento, sul suo viso e sul suo volto c’era la pazzia.

Terminato il ritratto morale, opera di Sallustio, parliamo delle cause della crisi di Roma, a pagina 556

Origini della decadenza della repubblica #

Nel momento in cui si è persa la paura del nemico sono andati in circolo valori diversi, serve un nemico. Quando l’impero Romano ha smesso di avere nemici, non ha avuto più uno stimolo esterno a innovarsi, una paura del nemico, come la Cina dopo l’unificazione, ristagnando politicamente ed economicamente.

Sallustio si è reso conto che la causa del declino di tutti è la mancanza di un nemico comune.

Se una parte dei Romani ha approvato la congiura di Catilina, la corruzione dilaga nel parlamento Romano. Una volta eliminata Cartagine, il grande nemico, tutti gli altri hanno cominciato a marciare sulla ricchezza e sull’onnipotenza che hanno nel mediterraneo, corrompendo l’animo umano ed ispirando gli uomini a mirare ad obiettivi sempre più grandi.

Discorso di Catilina ai congiurati #

Cit. Sallustio, si comporta come uno storico ed espone le doti da simulatore e dissimulatore di Catilina, che ha utilizzato per incitare le persone ad andare dalla sua parte.

Sallustio ha studiato retorica ed è un intellettuale, quindi analizza l’orazione in 4 parti. Ci affidiamo alla trascrizione quanto più oggettiva di Sallustio che immagina quello che Catilina aveva detto, ma qua si vede il punto di vista di Sallustio nel considerare spregevoli i congiurati.

L’obiettivo del discorso è manipolare le coscienze, quando era già stato dichiarato nemico dello stato convince gli altri ad armarsi ed a passare dalla sua parte.

p. 562

Esordio #

[…] Infatti volere e disvolere le medesime cose, questa insomma è ferma amicizia.

Catilina parla di queste virtù, fedeltà ed amicizia, che lo accomunano ai congiurati.

Li elogia dicendo che sono stati forti e valorosi, cercando una captatio benevolentiae, evidenziando una fedeltà che li unisce, e anche un obiettivo comune per cui vivere insieme “beni e mali”.

Queste idee di valore, obiettivi in comune ed un legame di amicizia e fedeltà, spingono un gruppo ad andare di passo comune.

Narrazione #

dal 5 al 9

Tutto quel che ho progettato l’avete già udito separatamente, ma l’animo mi si infiamma di più se considero quale sarà la condizione della nostra vita, se saremo noi stessi a rivendicare la nostra libertà.

C’è una differenza tra la concentrazione di potere e ricchezze nelle mani di poche persone, i nostri avversari politici, mentre “noi” non abbiamo ottenuto nessun merito politico, economico e sociale. Si nota un innalzamento del tono, l’irrompere della passione poiché deve captare gli argomenti che fanno leva nella popolazione: le diseguaglianze.

Indignazione #

Si trova una polemica contro il lusso, si trovano frasi interrogative che Catilina pone, retoriche, perché sa già la risposta. L’unico scopo delle frasi interrogative retoriche è quello di polarizzare ancora di più la popolazione.

Infine, Catilina dice che “loro” sono vecchi di animo e corpo mentre “noi” giovani e valorosi, dunque implica la necessità di una vincita, di una rivalsa.

Perorazione finale #

Si promette la luce della speranza, per convincere le persone a perdere persino la vita per una causa.

Catilina combatterà e rischierà la sua vita allo stesso modo dei congiurati, esprime il concetto di condivisione di rischi e benefici possibili per convincere i congiurati a partecipare, affermando di mettere in gioco anche la sua vita.

Fine #

Notiamo come queste frasi non siano veritiere e celino un disprezzo velato per i congiurati e per Catilina da parte di Sallustio

Discorso di Cesare in senato: Cesare e Catone #

Troviamo le proposte di Cesare e Catone ed il fatto di essere diversi come uomini: Cesare era più moderato, Catone più crudo.

Sallustio è riuscito ad ottenere la provincia dell’Africa solo grazie a Cesare, quindi è doveroso per lui dare una visione di Cesare come uomo.

Cesare è visto come uno statista caratterizzato da due valori fondamentali: Umanità e Pietà, come egli aveva detto di sé stesso nel de Bello Gallico. Sempre essere benevoli e mossi da pietà e umanità verso gli altri.

Cesare doveva cercare di avere il consenso maggiore per poi andare a prendere il potere, in un nuovo governo. Catone invece era mosso dai veri valori tradizionali: essere rigidi e punitivi nei confronti di coloro che non rispettano le regole e sono potenziali minacce.

Nonostante Sallustio elogiasse queste qualità di Cesare, sosteneva che la fermezza di carattere nel condannare a morte i congiurati fosse un ottimo exempla per il futuro.

La morte di Catilina #

Stiamo parlando di come muore Catilina. Catilina dice “servitevi di me come comandante e come soldato.

C’è una fierezza d’animo, nonostante si stia parlando di un uomo che ha ordito un colpo di stato, Sallustio decide di dargli una morte valorosa. L’unica possibilità di riscatto per una personalità come Catilina è quella di avere una morte valorosa. Catilina è trafitto e mortirà ma oltre a lui sul campo di battaglia resteranno molte altre persone, innocenti. Sono tutti posti sullo stesso piano, e quando uno andava a cercare spesso trovava familiari amici e conoscenti. Si trova il pessimismo sallustiano e una riflessione su a cosa porta la discordia politica, morti di persone colpevoli e non.