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Il nuovo intellettuale rinascimentale umanista
Il nuovo intellettuale rinascimentale non si può più isolare a scrivere, perché riceve i soldi da mecenati che in cambio ricevono fama, ma spesso ancora si ispira al passato con un’ottica umanista, vedendolo come un periodo da rimpiangere, non come un mezzo per implementare il concetto di uomo giusto in società.
Un valido rappresentante di una famiglia ricca e nobile deve essere un membro attivo della società dunque egli deve essere conosciuto e rispettato. Chi meglio di un intellettuale, per svolgere compiti **diplomatici **ed amministrativi?
Ruoli nella società come il cortigiano, l’insegnante, il poligrafo e l’ecclesiastico sono sia tenuti in considerazione dal popolo sia dall’aristocrazia, dunque sono ottimali per rappresentare un facoltoso mecenate.
Gli ecclesiastici avevano accesso alle biblioteche, entravano a far parte dell’ordine clericale ed erano pagati dalla chiesa per la scrittura di opere che rispettassero i canoni cattolici.
Il cortigiano invece era ospite dei signori dell’epoca, dunque veniva stipendiato dalla corte familiare, come la famiglia Medici a Firenze, gli Estensi a Ferrara, e in cambio scriveva elogi per la famiglia mecenate. Inoltre gli intellettuali, ad esempio nella corte di Federico II, scomunicato per ben tre volte dal Papa, distribuivano tramite le opere commissionate una fama internazionale per le famiglie mecenate.
Infine anche i signori, ad esempio Lorenzo de’Medici, per “osmosi” assorbono le conoscenze degli intellettuali di corte, leggono antichi classici e si cimentano nella scrittura.
Talvolta persino artisti poliedrici, come Michelangelo e Leon Battista Alberti, si dedicano alla composizione di poesie.
Nel rinascimento un artista doveva cimentarsi in diversi tipi di arte, ad esempio il poligrafo (correttore di bozze) doveva commentare i libri e occuparsi delle note di stampa, dunque aveva bisogno di una cultura di base molto ampia.
Il genere della trattatistica, ossia di una serie di elenchi, come ad esempio di regole, si diffonde in questo periodo. Vi sono sia trattati che criticano la società e i costumi dell’epoca, ad esempio su come le donne potessero ottenere ciò che volevano tramite il loro corpo, come istruisce la sapiente Nanna alla figlia nel trattato di Pietro Aretino, sia altri trattati su come avere un comportamento e un modo di porsi da bravi cortigiani.
Infine viene inventata la stampa, dunque si riducono notevolmente i costi dei libri, poiché inizia la stampa in serie e inoltre si riduce la quantità di errori.
Con la stampa di Gutenberg nel 1455 si accorcia la tempistica per pubblicare un’opera, diminuiscono sia la quantità di errori sia il costo delle opere dunque adesso molte più persone hanno accesso alla cultura.