Gian Battista Vico e le età dell'uomo
Gian Battista Vico
Autore illuminista, l’unica cosa che mantiene dell’illuminismo è l’utilità delle opere, intitola la sua opera scienza nuova quando uno dei primi assiomi che lui afferma è il fatto che all’interno del nostro universo non possiamo basare tutto sulla matematica che è una materia astratta, ha poca concretezza nella vita reale. Secondo GBV i cartesiani si sono concentrati sull’utilità di matematica e scienza, ma per lui bisognerebbe applicarsi in materie spendibili, utili nella vita di tutti i giorni e per tutti.
Quali sono le materie che accomunano gli uomini, ad esempio i sentimenti e le passioni. Secondo GBV nella vita di tutti i giorni facciamo esperienza tramite i sensi, dovremmo studiare delle materie che derivano dall’essere umano e possono essere spendibili nella vita di tutti noi. In queste materie si affrontano sentimenti e ideali di tutte le persone, come la storia. Materie come la filosofia o le scienze umane permettono di comprendere i sentimenti umani e l’essere umano, andando ad affrontare passioni e sentimenti dell’essere umano, come attraverso filosofia e storia.
Se la Storia fosse studiata in modo utile, secondo Gian Battista Vico, alcuni avvenimenti non si ripeterebbero, chiamati corsi e ricorsi storici, che avvengono una volta raggiunto un massimo picco, quando inizia un declino della società umana.
Una collettività, la comunità, accomuna ed unisce gli uomini dal tempo dei primitivi ad oggi.
Un matrimonio è un segnale per essere rappresentati in società come un unico gruppo nuovo. Nel momento in cui ci si unisce in un piccolo gruppo, si portano avanti i valori e il sapere anche limitatamente al nuovo gruppo. La religione, sin dalle prime civiltà, risulta essere l’oppio dei popoli. È proprio a causa della religione che le società subiscono il susseguirsi di tre fasi, le stesse che ci sono nella vita di ogni uomo.
Cambia qualcosa in noi, i nostri modi di agire, nelle tre fasi.
Infanzia → Comportamento da bambini in modo animalesco, incivile e si perde quando si diventa grandi. Si chiama anche età degli dei, dove si crede in divinità e non si cerca di alterare la natura.
Fanciullezza → Si perde l’innocenza di un infante, siccome avvengono stimoli e input diversi.
Età Adulta → Caratterizzata dalla ragione e dal raziocinio. L’età adulta è quella di massimo splendore dell’uomo.
Già nella fanciullezza si inizia a perdere qualcosa, nella vita di tutti i giorni i bambini usano molto l’immaginazione per giocare. C’è una corrispondenza tra l’immaginazione dei bambini e l’immaginazione del poeta. Sia i poeti e i bambini sono accomunati da una sensibilità diversa rispetto a tutti gli altri uomini.
Di conseguenza quando parliamo di fantasia e immaginazione, perdiamo l’immaginazione quando passiamo nella fanciullezza.
L’età degli dei corrisponde all’infanzia, le società nell’età degli dei credono a divinità e cercano di non alterare la natura.
Cosa c’è di nuovo nell’età degli eroi? Si inizia a perdere l’innocenza della fanciullezza, iniziano ad entrare in gioco stimoli diversi
La fanciullezza è l’età degli eroi, dove gli eroi donano un’identità nazionale o popolare, come grazie ad Omero, GBV sostiene che l’Iliade e l’Odissea sono lavori collettivi del popolo greco. Il popolo si identifica in un’eroe, come Ulisse.
La terza fase è l’età dell’uomo, semplicemente, quella che rappresenta la quotidianità di tutti i giorni, caratterizzata da raziocinio, intelligenza, scienza, matematica, per ottenere una collettività comprensibile ovunque. Per Vico la storia dell’umanità fa questo percorso, si percorrono le 3 fasi, si arriva ad un picco massimo e si giunge ad un declino totale, dal quale partirà una fase migliore.