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John Locke, teoria del contratto sociale
Tabella dei contenuti
John Locke #
Si definisce teorico del Liberalismo, nello stato elaborato da Locke rimangono tre diritti:
- Vita
- Proprietà
- Libertà
Lo stato di Locke tutela la libertà, una libertà non illimitata come in stato di anarchia, ma una libertà che viene limitata, e finisce dove inizia quella degli altri.
Con la Magna Carta si erano messi dei limiti alla libertà del sovrano, Locke introduce un concetto diverso di libertà. In ambito politico, si usa la parola liberalismo ancora oggi. In ambito economico, la stessa dottrina si definisce, in italiano, liberismo. Il liberismo definisce un tipo di politica economica che non vede vincoli, lo stato non interviene in alcun modo. Oggi si parla di un modello economico neoliberista in cui lo stato non interviene in alcun modo nelle questioni economiche, come alcuni pensano succeda in USA e UK. Il liberismo è diverso dal protezionismo ideato da Colbert, un sistema economico con cui si favorisce e protegge la produzione interna con alte tasse doganali, favorendo l’industria locale.
Noi ora parliamo di Locke, l’anno prossimo faremo John Stuart Mill, che porta avanti una politica liberale dal punto di vista politico.
Locke sostiene che lo stato sia un contratto stabilito assieme alla società civile. Lo stato di natura è un concetto che riprende anche Locke, quello che accadrebbe se non ci fosse lo stato. Locke ha una concezione pessimistica sulla natura dell’uomo.
Secondo Locke nello stato di natura esiste un diritto di natura, anche se non c’è lo stato, c’è comunque una società. Ci sono tre diritti che gli uomini hanno nello stato di diritto: il diritto alla vita, il diritto all’integrità del proprio corpo - in cui Locke fa riferimento all’Habeas Corpus - che si traduce nel diritto alla proprietà, il quale si esplica in prima distanza attraverso il diritto ad avere il proprio corpo.
Secondo Locke, il diritto alla proprietà del proprio corpo, si estende ad altri oggetti. Come si estende il diritto alla proprietà del corpo ad altri oggetti?
Per tutelare il mio corpo, posso prendere frutti da un albero? Dopo una settimana l’albero diventa proprietà mia perché garantisce il mio corpo.
Dal diritto al corpo si passa al diritto di oggetti e spazi. Siccome non posso produrre tutto di cui ho bisogno, nasce il commercio, in cui non serve più barattare i prodotti ma serve il denaro. Secondo Locke, inevitabilmente arriverò ad un sistema di diseguaglianza sociale, perché manca una persona che faccia da arbitro e gestire l’accesso al diritto alla proprietà. Lo stato di natura è una potenziale situazione di conflitto, la proprietà privata si estende a tutto ciò che esiste e questo può potenzialmente creare diseguaglianza sociale. I cittadini vogliono un sovrano che garantisca i diritti, il terzo diritto fondamentale garantisce la libertà, nello stato di natura il limite nella propria libertà sta nella libertà altrui.
Secondo Locke c’è una libertà ma è limitata dall’altro. Per tutelare il diritto naturale e la società stessa, nasce il patto.
Se un cittadino non rispetta il fatto, il re può escluderlo. Se il re non rispetta il patto, il cittadino può non rispettare.
Locke inoltre garantisce la libertà religiosa, ma secondo lui i Cattolici riconoscono un’autorità esterna, dunque minano il bene dello stato, come gli Atei, che erano considerati inaffidabili. Invece Anglicani erano da seguire.