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  1. Compiti ed Appunti Scolastici/

Thomas Hobbes, il Leviatano ed il concetto di assolutismo

·1065 parole·5 min·

Locke e Hobbes fanno entrambi fanno parte di una paradigma comune, il contrattualismo. Il primo che ne parla è un filosofo che si chiama Grozio, verso file del 1500 e metà 600, scrivendo del diritto della guerra e della pace

Spiegano entrambi come nasce lo stato in maniera teorica ed ideale, Hobbes definisce uno stato di tipo assolutista, non come lo intende Luigi XIV, che si ispira ad un altro teorico, Bodin, mentre Hobbes e Locke subiscono l’influenza dello stato Britannico. Bodin rappresenta l’assolutismo moderno e concepiva la sovranità per diritto divino. Luigi XIV ha dei legami con il medioevo, ed applica al suo regno una concezione assolutista, diversa da quella concepita dai contrattualisti.

Secondo il contrattualismo, lo stato è frutto di un patto, che, se non rispettato da una delle due parti, legittima l’altra parte a recedere dal contratto.

Hobbes è più anziano di Locke ma vive 90 anni, copre un periodo storico che va dal periodo della rivoluzione inglese al regno di Carlo II. Ci interessa come il contesto sociale influenzi il suo pensiero, e viceversa, poiché si tratta di una funzione biunivoca.

Hobbes viaggia in Europa e sta cinque anni al servizio di Bacone, inoltre visita Galileo ad Arcetri. Hobbes vive nella costante paura di una ribellione. Oltre che dalle sue vicende personali, è influenzato innanzitutto dallo scontro tra la corona che sostiene l’assolutismo e il parlamento che vuole introdurre una forma di rappresentanza.

Quando viene ucciso Carlo I, Hobbes fugge a Parigi, poi torna in Inghilterra quando il potere è in mano a Cromwell, un monarca senza corona. Cromwell non faceva parte della casa monarchica, inizialmente guidò la rivoluzione, poi si impose con poteri di sovrano assoluto, non di origine divina. L’opera di Hobbes giustifica pienamente il regime di Cromwell, evidenziando il patto tra la popolazione ed il sovrano.

Quando Carlo II va al potere, Hobbes va a vivere a corte, dopo essere tornato in Inghilterra alla presa del potere di Cromwell. In Regno Unito assistiamo ad una serie di tribolazioni politiche che portano Carlo II al potere e all’imporsi di un regime monarchico-parlamentare. In Francia emerge Luigi XIV mentre in Europa infuria la guerra dei trent’anni e si diffonde la rivoluzione scientifica, focalizzata sull’uso della ragione.

Il Leviatano #

Il Leviatano, copertina originale
Il Leviatano, copertina originale

Il Leviatano è un essere simbolico, possiede uno scettro ed una spada, simbolo del potere militare. È come composto da un’insieme di persone, lui è tutti e tutti sono lui.

È stato stabilito un patto con cui l’uomo, che prima viveva in uno stato di natura, poi fa il patto, e si arriva allo stato. Questa è una banalizzazione, secondo Hobbes lo stato di natura è un concetto limite, quello che sarebbe accaduto in una situazione in cui gli uomini non sono sottoposti a nessuna legge e vivono facendo solo i loro interessi. Nello stato di natura, vige il diritto di tutti su tutto. Non si tratta di una situazione realmente esistita, ma un concetto limite, una distopia.

Hobbes sta avvertendo in realtà della pericolosità di uno stato di natura, dove vige la legge del più forte, la selezione naturale.

Non esiste nessun dovere, ognuno può fare quello che gli pare, in uno stato di anarchia, mors tua, vita mea. L’uomo è un lupo per l’altro uomo, ognuno ha diritti su tutto, senza alcun limite, senza alcun dovere. Il desiderio limitato deriva solo da un calcolo della ragione. La vita nello stato di natura è precaria per tutti, che vivono in una costante ostilità. Hobbes ha vissuto nel periodo della guerra civile in Inghilterra, e probabilmente ne è stato influenzato.

In questa situazione di stato di natura la ragione, dell’uomo e per l’uomo, comprende che è necessario avere delle leggi di natura, frutto di un puro calcolo.

Il diritto di natura e le leggi di natura #

Diritto di natura –> Diritto di tutti su tutto Leggi di natura –> Regole e linee di comportamento derivate dalla ragione per la vita comune.

Iniziamo citandone tre: non vale il diritto di tutti su tutti, bisogna sempre ricercare la pace e rispettare i patti. Le leggi vengono fatte rispettare attraverso un patto, completato attraverso un calcolo. Il sovrano deve far rispettare le leggi di natura, Hobbes ha una visione pessimistica dell’uomo. I cittadini danno al sovrano il potere assoluto, cedendo i diritti di tutti su tutto. Il sovrano ottiene per se il diritto di tutti su tutto, e resta molto poco al popolo.

Lo stato, che può essere una persona come un’assemblea, ha quindi bisogno che ci sia un patto di soggezione sia un patto di unione. Il patto di unione è quello per cui gli uomini comprendono la necessità di ricevere e rispettare leggi di natura, affinché non si viva una vita precaria ed infelice. Nel caso del patto di unione si può parlare di una necessità civile.

Lo stato nasce quando il sovrano viene riconosciuto come re del popolo nel patto unilaterale di soggezione, in cui si cedono tutti i diritti al Leviatano. Il patto primario da stipulare è il patto di soggezione, anche se Hobbes non descrive mai gli avvenimenti della storia dell’uomo e dello stato di natura in modo cronologico, bensì dei concetti astratti.

Il Leviatano è absolutus, sciolto da qualsiasi obbligo, e lascia soltanto il diritto alla vita agli uomini, oltre a garantire lo stato di pace ed il rispetto delle leggi di natura.

Il Leviatano oltre alle leggi di natura emana le leggi positive, che seguono la natura umana. Il diritto positivo è ciò che è stabilito dal sovrano, mentre il diritto naturale è ciò che è giusto per il singolo.

Secondo Hobbes, non è possibile ribellarsi al sovrano, e non rispettare le leggi provoca conseguenze. L’unico potere è quello dello stato, si può disubbidire quando il fine del re va contro lo stato, come quando non può garantire la pace, oppure quando perde potere e non è in grado di far rispettare le leggi.

Almeno vita privata, amicizia ed attività economica privata restano libertà del singolo. Tutto ciò parte da un presupposto pessimistico dell’essere umano, che ha bisogno di sottomettersi altrimenti si lascerebbe trascinare dagli istinti peggiori.

“Quando mia madre partorì, partorì due figli gemelli, me e la paura”

Hobbes nacque quando l’Invincibile Armada di Filippo II stava vincendo contro la flotta reale di Elisabetta I, ed anche questa citazione ci interessa per -forse- la nascita del suo pessimismo sul genere umano.