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Parafrasi del prologo dell'epopea di Gilgamesh, tavoletta I
Desidero raccontare a tutti la storia di Gilgamesh che osservò e apprese ogni cosa, raggiungendo una conoscenza universale.
Gilgamesh si recò alla ricerca dei paesi più lontani e acquisì la conoscenza di ogni cosa. Egli vide realtà segrete e scoprì fatti sconosciuti. Inoltre rivelò le leggende antecedenti il diluvio universale. Percorse una via lontana, e alla fine fu stanco e si riposò. Egli documentò le sue sofferenze su una stele di pietra. Gilgamesh costruì la cinta muraria della Città di Uruk, e si prese cura del suo popolo come un pastore con le sue pecore. Gilgamesh costruì inoltre l’ Eanna, uno splendente santuario. Ammira le mura di Uruk, i cui merli sono così robusti e splendenti che sembrano prodotti in rame, sono ineguagliabili riguardo alla loro altezza. Varca la soglia di Uruk, risalente a tempi antichissimi, avvicinati all’ Eanna, la dimora della dea Ishtar, che nessuno dei re futuri potrà eguagliare! Sali sulle mura, percorrile, ispezionane le fondamenta, guarda con attenzione i mattoni: non è vero che sono mattoni cotti? E le sue fondamenta non le gettarono i Sette Saggi? La città si estende per un miglio quadrato, così come l’ area dei suoi orti e delle sue riserve d’ acqua, oltre alle terre del tempio di Ishtar. Uruk si estende per 3 miglia quadrate escludendo l’ area dei suoi campi agricoli. Cerca la cassetta di rame che contiene le tavole e apri la serratura bronzea. Apri la porta del segreto, tira fuori la tavoletta di lapislazzuli e leggi di lui, Gilgamesh, che soffrì ogni difficoltà. Gilgamesh è superiore agli altri re in termini di altezza e gloria, è un Eroe, nativo di Uruk, è come un toro selvaggio che scalpita. Gilgamesh come un condottiero guida tutti, ma allo stesso tempo assiste tutti per prestare aiuto al suo popolo. Gilgamesh è come una solida rete di protezione per il suo popolo, ma anche come un diluvio travolgente che può distruggere addirittura la pietra. Gilgamesh è il primogenito del re Lugalbanda e di Ninsun, un’ eccelsa mucca. Gilgamesh è possente e di orgoglioso splendore: aprì passi nelle montagne, scavò pozzi persino nei dirupi, attraversò l’ Oceano, vasti mari, fino al punto in cui il sole sorge. Gilgamesh esplorò i confini del mondo alla disperata ricerca della vita eterna; riuscì a raggiungere Utanapishtim, l’ unico uomo immortale, che abita in un luogo lontanissimo . Gilgamesh inoltre restaurò i templi distrutti dal diluvio. Chi tra le numerose genti è paragonabile a lui nell’ esercizio della regalità? Chi come lui ha il diritto di dire: “Io sono re”? Il suo destino era glorioso. Egli è per due terzi dio e per un terzo uomo, la dea Math, disegnò le sue forme.