Versione 9 pagina 263 | Atroce fine dello spartano Pausania
Traduzione
Pausania spartano fu un grande uomo ma versatile in ogni genere di condotta: infatti come per le virtù si distinse, così fu distrutto dai suoi vizi. Dopo che aveva compiuto una seconda battaglia contro i Persiani a Platea e aveva sbaragliato le numerose truppe dei nemici, respinse dall’ isola di Cipro le guarnigioni dei barbari e allo stesso modo espugnò Bisanzio con successo. Ma, a causa della sete di potere, tramò un progetto segreto con il re dei Persiani: desiderava infatti raccogliere tutta la Grecia sotto il suo comando. Poiché cadde nei sospetti degli spartani, fu richiamato in patria dagli efori. Allora Pausania si rifugiò nel tempio di Atena, poiché il tempio era luogo sacro ed inviolabile. D’ altra parte gli Efori non entrarono, ma sbarrarono le sacre porte e abbatterono il tetto, affinché (Pausania) morisse più rapidamente. Così immediatamente/senza indugio Pausania rese l’ anima e disonorò la notevole gloria della guerra che aveva ottenuto in vita con l’ ignobile morte.
da Cornelio Nepote, libro Il mio Latino esercizio 9 pagina 263
Testo latino originale
Pausanias Lacedaemonius magnus homo, sed varius in omni genere vitae fuit: nam ut virtutibus eluxit, sic vitiis est obrutus. Postquam proelium secundum contra Persas apud Plataeas gesserat et ingentes hostium militias fuderat, ab insula Cypro barbarorum praesidia depulit parique felicitate Byzantium expugnavit. Sed ob cupiditatem imperii clandestina consilia cum Persarum rege concoxit: cupiebat (con inf.) enim Graeciam totam in suam potestatem redigere. Quia in suspicionem ceciderat Lacedaemoniorum, ab ephoris in patriam revocatus est. Tum Pausanias in aedem Minervae profugit quia templum sanctum et inviolabile erat. Ephori autem non intraverunt, sed valvas sacrae aedis obstruxerunt tectumque demoliverunt quo celerius devederet (“affinché morisse più rapidamente”). Sic confestim Pausanias animam efflavit et insignem belli gloriam quam (“che”, acc. f. sing.) in vita collegerat turpi morte maculavit.
Paradigmi
sum, es, fui, esse = essere
eluceo, eluces, eluxi, elucere = distinguersi
obruo, obruis, obrui, obrutum, obruere = seppellire
gero, geris, gessi, gestum, gerere = compiere
depello, depellis, depuli, depulsum, depellere = respingere
expugno, expugnas, expugnavi, expugnatum, expugnare = espugnare
concoquo, concoquis, concoxi, concoctum, concoquere = tramare
cupio, cupis, cupii, cupitum, cupere = bramare
redigo, redigis, redegi, redactum, redigere = raccogliere
cado, cadis, cecidi, cadere = cadere
revoco, revocas, revocavi, revocatum, revocare = richiamare
intro, intras, intravi, intratum, intrare = insinuarsi
obstruo, obstruis, obstruxi, obstructum, obstruere = sbarrare
profugio, profugis, profugi, profugere = rifugiarsi
demolio, demolis, demolivi, demolitum, demolire = demolire
efflo, efflas, efflavi, efflatum, efflare = esalare
colligo, colligis, collegi, collectum, colligere = ottenere
maculo, maculas, maculavi, maculatum, maculare = disonorare
Analisi del periodo con schemi ad albero
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